Giulio, è stato veramente bravo in questo monologo di Koltès :“La notte poco prima della foresta”.Ho in mente ancora ogni battuta, ogni guizzo del suo sguardo,ogni espressione intensa..
QUALCHE STRALCIO:
….ho corso, corso, corso, perché stavolta non ci fosse soltanto la pioggia, perché stavolta dall’altra parte io potessi ritrovare te e avere il coraggio di gridare: compagno!, di prenderti il braccio, accostarmi a te:
…non so il suo vero nome, lei me ne ha detto uno ma non era il suo….il mio nome è mama, non dirmi il tuo, non dirmelo………e lei dice, sporgendosi sull’acqua:
non mi allontano mai, vado da una sponda all’altra, da un ponte all’altro………
allora ho scritto sui muri: mama ti amo, mama ti amo, su tutti i muri, di modo che non potesse non vederlo, rimarrò sul ponte per tutta la notte…
torna mama torna………..almeno una volta perché io ti veda,
Giulio Scarpati è anche questo:sarebbe bello rivederlo in queste vesti.
1 commento:
Si, è una delle cose più bellle che ho visto in teatro.Soli 55 minuti di parole ed emozioni che non hanno lasciato indifferenti gli spettatori.
Una pregevole prova di una pièce difficile.
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