giovedì 18 ottobre 2012

A breve il ritorno in teatro di Giulio Scarpati


A lungo, senza teatro, senza raccontare e raccontarsi, davanti a un pubblico tangibile e 'vivo', Giulio Scarpati non può stare.
 Ed eccolo impegnato già da qualche settimana nella preparazione di uno spettacolo intenso, forte e in qualche modo difficile. Per le tematiche innanzitutto ma anche per come si dipanano dubbi e  paure, nel 'vivere' teatralmente, drammi personali.
Senza dubbio un 'altro' Scarpati, come comunque altre volte abbiamo potuto vedere e apprezzare: con tinte più oscure e inquiete di quelle che lo 'dipingono' nelle rilassanti fiction che interpreta in TV.
E noi, con la curiosità e l'interesse di assaggiare il 'lato oscuro' dell'attore, ci prepariamo alla tournée di
Oscura immensità 
Tratto dal romanzo
L'oscura immensità della morte
di Massimo Carlotto per la regia di Alessandro Gassmann
con  Giulio Scarpati, Claudio Casadio,

In tournée da NOVEMBRE:
Venezia Teatro Goldoni       07/11/2012 - 11/11/2012
Trieste Politeama Rossetti    13/11/2012 - 15/11/2012
Faenza Teatro Masini           16/11/2012 - 18/11/2012
Napoli Teatro Bellini           20/11/2012 -25/11/2012
Cittadella Teatro Sociale                  27/11/2012
Mestre Teatro Toniolo         28/11/2012 - 29/11/2012
Camponogara   "Teatro Dario Fo"    30/11/2012
Vicenza Teatro Comunale                01/12/2012
Cavarzere   "Teatro Tullio Serafin"   02/12/2012
San Benedetto del T.-Teatro Comunale Concordia 04/12/2012                                                  
Solomeo Teatro Cucinelli                 05/12/2012
Cortona Teatro Signorelli                  06/12/2012
Carrara Teatro Cinema Garibaldi 07/12/2012 - 08/12/2012
Rieti Teatro Comunale Flavio Vespasiano 09/12/2012
Padova Teatro Verdi           08/01/2013 - 13/01/2013
Milano Teatro Elfo Puccini 15/01/2013 - 20/01/2013
Pavia Teatro Fraschini                    22/01/2013
Brescia Teatro Sociale         23/01/2013 - 27/01/2013
Bologna Arena del Sole       29/01/2013 - 30/01/2013
Bolzano Teatro Comunale     31/01/2013 - 03/02/2013
Verona Teatro Nuovo           12/02/2013 - 17/02/2013
Cattolica Teatro della Regina            19/02/2013
Trento Teatro Sociale           21/02/2013 - 24/02/2013
Vignola Teatro Fabbri 26/02/2013 -
Ancona Teatro Sperimentale 27/02/2013 - 03/03/2013

(a queste date confermate potranno aggiungersene altre: via via avremo cura di aggiornare)

Trama
Nel corso di una rapina, un malvivente prende in ostaggio una donna e il figlio di otto anni e li uccide. L’uomo, Raffaello Beggiato, viene condannato all’ergastolo. Il marito della donna assassinata e padre del bambino, Silvano Contin, non si dà pace: lascia il lavoro di successo che aveva prima della tragedia e diventa ciabattino in un supermercato, non frequenta più nessuno e va a vivere in uno squallido appartamento di periferia, dove trascorre il tempo a guardare quiz in TV o le foto dei cadaveri dei suoi cari. Un giorno Beggiato, colpito da un tumore inguaribile, chiede la grazia e quindi necessariamente il perdono di Contin, ma quest’ultimo ha in mente solo la vendetta e architetta un piano machiavellico per portarla a esecuzione.
Giustizia, vendetta, perdono, pena sono i temi universali di questo originale noir, un progetto narrativo nato come romanzo e che ora trova una sua articolazione naturale come testo teatrale. Oscura immensità non lascia scampo: alla fine ognuno è costretto a prendere posizione, a non eludere le domande che i due personaggi, carnefice e vittima, pongono con la forza disarmante dei destini contrapposti e ineluttabili. Chi deve perdonare colui che ha commesso un delitto e che sta scontando una pena detentiva o è rinchiuso nel braccio della morte? I familiari della vittima o lo Stato? O entrambi?
Massimo Carlotto affronta queste questioni fondamentali della natura umana con lo stile asciutto e devastante che ne ha fatto un esempio unico nel panorama letterario italiano. Alessandro Gassman prosegue con questa regia il percorso artistico, iniziato con Roman e il suo cucciolo, che indaga, con sguardo neutrale e inquietante, tra le pieghe di un’umanità senza speranza.

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