venerdì 15 giugno 2012

Giulio Scarpati e Dostoevskij su "Famiglia Cristiana"


Interessante articolo della sezione "Narratori" del settimanale "Famiglia Cristiana" in cui Giulio ha occasione di ricordare la sua interpretazione del principe Myškin in "L'idiota"

12
Giugno
La nostra vita in chiaroscuro

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«Myškin», commenta l’attore, «coinvolge i lettori, poiché a chiunque, per amore di verità, piacerebbe dire ciò che pensa: è un uomo buono, ma la sua bontà inconsapevolmente provoca danni e reazioni contrastanti, come quando si offre d’istinto di sposare Nastas’ja, una donna disonorata che, pur amandolo, rinuncia a lui per non rovinare la sua reputazione, andando incontro a una tragica fine.
Efficace appare la tirata politica del principe contro la pena di morte, a cui lo stesso Dostoevskij era stato condannato per attività sovversiva e poi graziato dallo zar Nicola I. L’approssimarsi della morte suscita nel condannato una forte reazione emotiva perché ogni minuto che resta da vivere diventa prezioso e fa capire quanto tempo si è sprecato inutilmente. Bisognerebbe infatti poter attribuire valore a ogni momento della vita come se fosse l’ultimo».

QUI L'ARTICOLO COMPLETO:


1 commento:

elena ha detto...

Ho "ricominciato", dopo oltre 20 anni, ad andare a teatro, a capire che lo amavo immensamente, ad accorgermi di cosa mi era "mancato" in tutti quegli anni di "vuoto" quando ho visto la "bellezza" del principe Miskyn sul palco del Duse a Bologna...