sabato 6 novembre 2010

Articolo da Alias, supplemento de "Il Manifesto"

"Chi recita fa cultura, basta con il gossip. Incontro con il neo-direttore del Sindacato Italiano Attori che promette trasparenza in un mercato del lavoro allo sbando."

1 commento:

elena ha detto...

Bellissima intervista! Dalla quale, se si aveva ancora qualche dubbio, si evince che Scarpati è "l'uomo giusto al posto giusto". Compito non facile il suo certamente: far capire "in alto" cosa si intende per "Cultura" con la C maiuscola; che il cinema può e DEVE essere Cultura, che la Televisione può e DEVE TORNARE ad essere Cultura; che il Teatro E' Cultura... E, soprattutto, che bisogna tornare a dare la speranza e la convinzione a tutti coloro che lavorano o che vorranno lavorare in questi settori, che "lo spettacolo" a tutto tondo, è un "mestiere" come un altro; che non si "fa" spettacolo perchè si va sui giornali di gossip; che non ci si "improvvisa" attori solo perchè si esce da un reality; che anche chi fa Spettacolo ha diritto ad avere delle certezze per la vita presente e per quella futura.
E' verissimo: nel nostro paese mai - e non da ora, purtroppo.. - si è pensato di collegare la cultura delle arti, cinema, teatro, musica, alla scuola se non per la buona volontà di qualche insegnante. Se si riuscisse a fare questo e si togliesse l'idea che fare spettacolo non significa "stare su un giornale", dentro una casa o su un'isola, ma DARE un arricchimento alla gente che vede un film, una fiction, uno spettacolo teatrale, un concerto, un'opera lirica, un altro "tassello" per l'apertura delle menti sarebbe inserito in questo mosaico che è la vita dell'uomo. Anche qui, nel nostro paese, che da sempre è stato patria e culla di poesia, letteratura, arte, musica, teatro, tutto quello che sembra invece essere diventato qualcosa di seconadrio, qualcosa di superfluo....
Le premesse per ricordarci questo mi sembra proprio che ci siano tutte e Scarpati, con la solita tenacia unita alla pacatezza e serietà che gli sono proprie, riuscirà anche in questo difficile ma appassionante compito che si è prefisso.