venerdì 5 settembre 2008

"I MIEI PERSONAGGI MAESTRI DI VITA"

..."Bisogna sostituire alla filosofia del consumo,una filosofia dell'amore, dell'equilibrio, del mettere le cose al posto giusto.Se non c'è amore finiamo col cercare risposte formali a un disagio che dovrebbe essere più approfondito.Mi sono reso conto che nei sacerdoti, tra cui quelli che ho interpretato, c'è un senso dell'amore più alto, che ha prodotto grandi energie".

Uno stralcio da questa interessante intervista che 'dice'di arte, teatro, famiglia, società.
E' tratta da 'Il Messaggero di Sant'Antonio' , pagina 'Cultura e spettacolo'.



Ringrazio l'amica Elena, preziosa collaboratrice, di avermi segnalato quest'articolo.

1 commento:

elena ha detto...

Mi piace sottolineare una frase di questa intervista che è valida in ogni tempo e, credo, per ciascuno di noi e che io condivido pienamente: Nei momenti cupi ognuno tende a chiudersi in se stesso e a vedere l'altro come un elemento di disturbo.Pur vivendo in un mondo di parole, non sappiamo dialogare,raggiungere l'altro,far sentire la nostra voce... Ecco, io credo che sia necessario "re-imparare" (scusate il "neologismo"...)ad "ascoltare"...non stare solo a "sentire"...C'è un'enorme differenza....