domenica 20 gennaio 2008

Mastella - Cuffaro: Il Giudice Ragazzino (Rosario Livatino)

IN OCCASIONE DELLA PERDITA DEL GRANDE SCENEGGIATORE UGO PIRRO, CHE ASSIEME AD ANDREA PURGATORI, CON LA REGIA DI ALESSANDRO DI ROBILANT, SEGNARONO IL SUCCESSO DI QUESTO GRANDE FILM ‘IL GIUDICE RAGAZZINO’.
GIULIO SCARPATI NE E’ IL PROTAGONISTA( 1994: Vincitore dell'Efebo d'Oro e del David di Donatello, quale miglior attore e Premio "Angelo Azzurro" al FilmFest di Berlino).
Un film pudico e sommesso, schivo come il personaggio che racconta, aspro come il paesaggio che mette in scena: con uno sguardo finalmente estraneo a quell'orgia di stereotipi a cui il nostro cinema ha per lo più fatto ricorso quando si è trattato di rappresentare la mafia e la Sicilia (Segnocinema)

3 commenti:

elena ha detto...

Film bellissimo, coinvolgente e "vero", purtroppo, supportato da una sceneggiatura egregia e da un'altrettanto eccellente interpretazione di Scarpati in primis, nel cui sguardo, a tratti, si scorge lo sguardo del recente Di Liegro. Ma l'ansia, la preoccupazione, l'amore e anche l'orgoglio dei "genitori" del "giudice ragazzino", un superbo Leopoldo Trieste e una commovente ed altrettanto superba Regina Bianchi (insieme agli altri protagonisti, nessuno dei quali può essere considerato "secondario")ne fanno uno dei più bei film che la tanto "vituperata" e dimenticata cinematografia italiana abbia prodotto.
Ci domandiamo come a nessuno, ma soprattutto alle reti televisive pubbliche, venga in mente di ritrasmetterlo... Non è stato fatto nemmeno per ricordare Rosario Livatino, altrettanto "martire" quanto i giudici Falcone e Borsellino...
E indimenticabile è l'ultima scena, quando Livatino cerca, invano, di "fuggire" da quella morte che lo aveva sempre inseguito ma che non gli aveva MAI impedito di lottare per quella giustizia alla quale aveva votato la propria vita.

Anonimo ha detto...

Questo film è stupendo...ma io sono spudoratamente di pate.
Per molti motivi:
- è con questo film che ho imparato ad amare Giulio
- è grazie a questo film che racconta la storia di questo EROE che ho deciso che non sarei stata una di quelli che ignorano la realtà ma che la affrontano e combattono x cambiarla se necessario
- è con questo film che ho iniziato ad appassionarmi a tutta una serie di tematiche quali quella della Mafia.

Lo scorso anno al liceo ho tenuto un corso sulla Mafia in autogestione...io da sempre oppositrice a queste modalità di finta protesta...
Mi sembrava una buona opportunità di far capire ai miei coetanei che ci sono cose di cui non si parla più ma che sono tristemente attuali..
Io da sempre appassionata di tale argomento...ho sempre divorato film, libri, saggi e spettacoli teatrali sui procuratori antimafia...ho deciso di far proiettare Il giudice ragazzino e non come mi era stato proposto la fiction su Borsellino o quella su Falcone o I cento passi.
Perchè mentre le figure di Impastato e dei due giudici sopracitati sono vive nella memoria di chi non vuole dimenticare che la Mafia esiste e deve essere combattuta...la figura di Rosario Livatino è troppo spesso sconosciuta.

Non ci crederete ma alla fine della proiezione c'è stato uno tra i dibattiti più appassionanti che abbia mai visto nei miei cinque anni di liceo sul film, su Rosario Livatino e sul perchè di questa minore risonanza della sua figura.

Questo mi fa ben sperare...perchè questo significa che c'è speranza di un cambiamento effettivo.

Il film è fatto in modo magistrale..senza stereotipi...è una precisa biografia dell'uomo e del giudice..e soprattutto è un prezioso strumento che aiuta a conservare e ricordare nel tempo il lavoro e il sacrificio di un piccolo grande uomo a cui spesso non si rende merito come meriterebbe...

elena ha detto...

Sono perfettamente d'accordo con te! I media - ma mi pare che l'Italia intera se ne sia scordata... - sembrano si siano dimenticati che Rosario Livatino è "esistito" e che ha servito il suo paese - che è anche il Nostro.. - con dedizione, umiltà, serietà ed "attacamento" a quei valori che troppo spesso sono calpestati, ben conscio di quello a cui sarebbe andato incontro.
Invece di tante "nuove" fiction o dei sempre soliti film, sarebbe una lezione di "civiltà" e di vita se qualsiasi rete, pubblica soprattutto ma anche privata,trasmettesse "Il giudice ragazzino" in prima serata seguito da un serio approfondimento....