venerdì 19 ottobre 2007

SI GIRA A NOMADELFIA!


(foto Studio Gianni Greco)

da 'LA NAZIONE' di Grosseto (uno stralcio)

«L’UOMO di Nomadelfia, don Zeno Saltini».
Chissà, se qualcuno glielo avesse pronosticato, cosa avrebbe risposto don Zeno. Protagonista di una fiction (all’epoca lo avrebbero chiamato sceneggiato) televisiva? No, non ci avrebbe creduto, anche se non sarebbe stato polically corret (all’epoca avrebbero detto sconveniente) ammainare la bandiera della speranza. Per l’abito che indossava e per la capacità che lui stesso aveva di trasformare la speranza in realtà. Fossoli e Nomadelfia, del resto, sono due esempi di speranza (o forse addirittura di sogni) che, con pazienza, perseveranza, spesso con robuste arrabbiature, hanno lasciato la sponda del «vorrei farlo» per approdare su quella del «sono riuscito a farlo».
«L’uomo di Nomadelfia, don Zeno Saltini» è il titolo della fiction diretta da Gianluigi Calderone che, prodotta dalla Red Film, andrà poi in onda sugli schermi di Raiuno. A prestare il volto a don Zeno sarà Giulio Scarpati che sarà però circondato da comparse che non dovranno studiare per saper trasmettere le emozioni che si vivono nella «città dove la fratellanza è legge». Loro, quelle emozioni, le vivono ogni giorno: le comparse, infatti, saranno i nomadelfi stessi.Le riprese all’interno della comunità inizieranno lunedì e andranno avanti per tre giorni consecutivi e seguono quelle che, proprio in questi giorni, sono state effettuate a Fossoli.

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