Benvenuti sul blog ufficiale dell'attore GIULIO SCARPATI. Uno spazio di discussione e informazione su quanto fa 'arte','spettacolo' ed altro ancora... Grazie a chi leggerà e parteciperà con i propri commenti!
PAGINA INIZIALE
MENU BLOG
domenica 10 maggio 2020
"OSCURA IMMENSITA' " con Giulio Scarpati e Claudio Casadio , Sabato 16 Maggio su RAI 5 -canale 23-
Occasione da non perdere su Rai5 canale 23, che da aprile presenta i maggiori spettacoli teatrali!!!
Sabato 16 maggio alle ore 21,15 verrà trasmessa la pièce "Oscura immensità" con Giulio Scarpati e Claudio Casadio per la regia di Alessandro Gassmann dal romanzo di Massimo Carlotto "L'oscura immensità della morte", prodotto dal Teatro Stabile del Veneto con Accademia Perduta Romagna Teatri e andato in scena nei maggiori teatri italiani nelle stagioni 2012/ 2013 e 2013/2014.
Salutata da un grande successo sia di pubblico che di critica fin dal suo debutto (che ha avuto luogo al Teatro Goldoni di Venezia il 7 novembre 2012), la pièce ha poi intrapreso lunghe e prestigiose tournée in importanti platee metropolitane, tra cui Milano, Bologna, Napoli, Firenze, Trieste, Torino, Roma (dove è andato in scena per ben due settimane al Teatro Eliseo) e Genova, presso il Teatro della Corte dove, l’11 e 12 aprile 2014 sono state effettuate le riprese televisive di Rai 5
Oscura immensità è una pièce di grande intensità che, contrapponendo i punti di vista di vittima e carnefice, ruota attorno a temi universali quali giustizia, vendetta, perdono e pena.
“Giustizia, vendetta, perdono, pena. Questi sono i temi universali di Oscura immensità, un progetto narrativo nato come romanzo e che ora trova una sua articolazione naturale come testo teatrale......Alla fine ognuno è costretto a prendere posizione, a non eludere le domande che i due personaggi, Raffaello Beggiato e Silvano Contin, carnefice e vittima, pongono con la forza disarmante dei destini contrapposti e ineluttabili. Chi deve perdonare colui che ha commesso un delitto e che sta scontando una pena detentiva o è rinchiuso nel braccio della morte? I familiari della vittima o lo Stato? O entrambi? La ragione, la politica, la religione, la filosofia non sono ancora riuscite a dare una risposta esauriente e in grado di soddisfare coloro che hanno sofferto il danno irreparabile della perdita di un loro caro, per mano assassina, perché prevalgono sentimenti ancestrali che offuscano, accecano, trasformando l’esistenza in una oscura immensità. La nostra società è incapace di lenire il dolore di coloro che hanno subìto tale torto. La comunità in cui vivono tende a escluderli, a condannarli a un ergastolo di dolore, solitudine e livore perché la punizione del reo non è mai soddisfacente. La vendetta, la più dura e terribile, rimane come unica soluzione di razionalizzazione del lutto, di possibile via a un futuro diverso. Proprio quella vendetta che porta persone miti ad assistere all’esecuzione di un uomo e a uscire dal carcere con un sorriso stampato sulle labbra........... il cuore spezzato di Silvano Contin è ormai incapace di ritrovare il filo di un’esistenza fondata su valori positivi. Questa è la durissima lezione di queste storie. Raffaello Beggiato è l’altra faccia della medaglia. Reo di un delitto odioso ha diritto a una seconda possibilità? La giurisprudenza sostiene che solo lo Stato potrebbe forse dare una risposta sensata a nome della collettività ma escludendo il dolore delle vittime." (Massimo Carlotto)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento