venerdì 28 febbraio 2014

Video-intervista a Giulio Scarpati a Savona

Ieri a Savona, in occasione della Presentazione del libro "Ti ricordi la casa rossa?" alla libreria Feltrinelli .
Bella intervista. Giulio molto essenziale e chiaro nello spiegare i 'perché' di questo libro  che va a nostro parere letto per la sua delicatezza, per il tema forte narrato tuttavia sempre senza estremizzare il dolore. Anzi, cercando nel ricordo  il modo per rasserenare se stessi e la persona cui il libro è dedicato.


2 commenti:

elena ha detto...

Non è un libro "doloroso" nel senso di "triste" anzi... E' il diario - o una "lettera" appunto - nel quale un figlio, uno qualunque di noi, non si dà per vinto; "vuole" comunque e con tutto se stesso "esserci", essere presente vicino ad una madre che c'è comunque e che di sicuro "sente" o almeno percepisce la sua presenza. E i gesti - le cuffiette dell' i-pod.. - e i racconti dell'infanzia vissuta dal figlio ma anche e soprattutto la "storia" della madre - il nonno che volle per primo la Casa rossa - via via fino ad arrivare all'oggi, sono tutti racconti che il figlio fa alla madre certo, ma anche a se stesso e di quei racconti si arricchisce e ritrova cose, persone, momenti forse dimenticati. Sì certo.. ogni tanto la tristezza affiora - come potrebbe essere altrimenti? - ma il figlio la scaccia, magari con qualche momento di "rabbia", di impotenza, di consapevolezza che il passato non potrà tornare. E affiorano i momenti allegri, divertenti,, la vita "normale" di una famiglia "normale" dove ognuno ha il proprio ruolo e la propria identità ben precisa.
Forse, avessimo tutti il coraggio di "buttar fuori" quello che la nostra anima si ostina a nascondere, dimenticare (credendo così di non soffrire), lasciare in angolo della memoria magari per tanti, troppi anni i propri sentimenti, convinti che gli "altri" non capiscano o non comprendano, forse, dicevo, anche noi saremo un po' più "umani" senza vergognarci di avere delle emozioni che si possono esternare senza paura.
Grazie Giulio, perchè mi hai insegnato anche questo...

elena ha detto...

... chiedo scusa per qualche errore di battitura fatto nella fretta... come "saremmo" invece di "saremo"... Ma credo che quello che ho provato leggendo questo libro, si capisca comunque....