sabato 14 dicembre 2013

Giulio Scarpati a "Il Messaggero tv"

Giulio Scarpati a Messaggero Tv: «Recitare è un mestiere, finalmente ci sarà un contratto per gli attori»



«Fare l’attore è un mestiere che non si improvvisa, non è un colpo di fortuna, bisogna avere delle armi formative importanti». E Giulio Scarpati, attore a 360 gradi che passa con disinvoltura dalla televisione al cinema, al teatro, presidente del sindacato degli attori italiani e maestro di recitazione, è davvero un artista completo. Il grande pubblico ha imparato ad amarlo come Lele Martini in un Medico in famiglia, ma nella sua lunga carriera ha interpretato ruoli di rilievo come don Luigi Di Liegro e don Zeno in “L'uomo della carità”, e oggi, ospite al Messaggero Tv, racconta il suo ultimo spettacolo, dal titolo L’oscura Immensità, che dal 18 marzo porterà in scena al Teatro Eliseo di Roma. Una piece intensa diretta da Alessandro Gasmann e tratta dall'omonimo romanzo di Massimo Carlotto. Una storia ricca di colpi di scena che parla di giustizia, vendetta e perdono.

Lo spettacolo. Due uomini: un carnefice e una vittima. Il primo, Raffaele Beggiato, è un bandito che durante una rapina prende in ostaggio una donna e il suo bambino di 8 anni e li uccide. L’altro, Stefano Contin, è il marito e il padre. Il primo è condannato all’ergastolo. L’altro, devastato dal dolore, cambia vita e chiude le porte di accesso al mondo. Per 15 anni cova rancore e vendetta. Un giorno riceve una lettera di Beggiato che, ammalato di cancro, gli chiede il perdono necessario per ottenere la grazia. «Un opera che non dà soluzione nette - racconta Scarpati - dove il pubblico partecipa alle vicende senza avere bianchi e neri, perché la realtà non può essere semplificata mettendo un microfono sotto la bocca dei parenti delle vittime colmi di rabbia per il torto subito o facendo scrivere un best seller ad un qualsiasi carnefice. Va fatta una riflessione su due esistenze senza offrire un appiglio morale a chi segue l’adattamento».

Finalmente un contratto per gli attori. Giulio Scarpati è cresciuto sul palcoscenico. La sua storia d’amore con la recitazione dura da 40 anni, da quando a 12 anni salì sul palco del teatro Muse e oggi da presidente del sindacato degli attori italiani è felice di poter annunciare che «per la prima volta nella storia del nostro paese siamo riusciti ad ottenere un tavolo di trattativa per scrivere finalmente il contratto nazionale degli attori dell'audiovisivo che riguarda tv, cinema e pubblicità, restituendo a queste figure la loro dignità professionale e ribadendone i diritti di lavoratori».

Non solo teatro. «Amo il teatro perchè il rapporto con il pubblico è più diretto e democratico e non ci sono montaggi che ti possono salvare», ammette Scarpati che presto però tornerà anche in tv. A fine gennaio lo vedremo con Fuoriclasse una fiction tv con Lucianza Litizzeto dove interpreterà il preside di una scuola «un po’ controcorrente. Un personaggio che ho molto amato perché le persone in tv vogliono vedere anche storie nuove». E dà una brutta notizia alle fans di un Medico in famiglia: «Non ci sarà un mio ritorno nella serie. Non mi piace vedere invecchiare Lele, è giusto che la storia vada avanti, ed è giusto sperimentare cose nuove».

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http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CULTURA/giulio_scarpati_attore_teatro_oscura_immensit_amp_agrave_un_medico_in_famiglia/notizie/407358.shtml

QUI IL VIDEO http://video.ilmessaggero.it/showbiz/giulio_scarpati_a_messaggero_tv_dal_18_marzo_in_scena_all_eliseo_con_oscura_immensit-19719.shtml

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