domenica 11 dicembre 2011

Giulio Scarpati in veste di 'tifoso'


Ecco un'intervista che mostra un aspetto più 'ameno' dell'attore Giulio Scarpati.
L'intervista, di sabato 10 dicembre, è stata rilasciata a RETE SPORT .
Da Luis Enrique vorrei più chiarezza tecnica


“Un progetto si basa sulla voglia di fare, se manca questo tutto si complica. Dopo la sconfitta di Udine mi aspettavo uno scatto d’orgoglio, ma è mancato l’atteggiamento giusto. Da Luis Enrique vorrei più chiarezza tecnica, certe sue scelte mi lasciano assai perplesso”. Parla così Giulio Scarpati ai microfoni di Rete Sport. L’attore conosciuto al grande pubblico per la sua partecipazione alla fiction di successo “Il medico in famiglia”, scuote la sua fede romanista nel giusto realismo di una situazione difficile: “Io sono un po’ preoccupato perché prima c’era una disponibilità incondizionata all’esperimento, l’obiettivo era il gioco. Poi qualcosa è cambiato. Luis Enrique mi sembra troppo schematico nella lettura delle partite, e le scelte di giocatori fuori ruolo mi lasciano perplesso. Non capisco cosa stia succedendo, mi piacerebbe che il gioco fosse bello anche quando si perde, ma così non è stato nelle ultime partite. Le sue dichiarazioni dopo Firenze non le ho certo condivise: sotto di 2 gol non ha messo Totti perché la partita era finita. Come si fa a caricare una squadra in questo modo'”. Scarpati volge poi parole e sguardo al passato, ricordando la sua adolescenza da tifoso: “Da ragazzino avevo una bandiera sul balcone che veniva issata ad ogni vittoria. Il primo scudetto vinto nel 1983 è rimasta l’emozione più forte, da ragazzino la Roma perdeva spesso e io soffrivo accanto a compagni di scuola interisti o milanisti. Poi arrivò quella vittoria e fu una liberazione, capimmo tutti che si poteva vincere anche a Roma. Sono legato a Bruno Conti e ai suoi compagni di allora che riuscirono a rilanciare la voglia di Roma, e anche al grande capitano Giacomo Losi che è l’allenatore della nazionale attori in cui gioco”. Diviso tra teatro, fiction e grande schermo, Scarpati è felice di interpretare ruoli di rilievo come Don Zeno e Don Luigi Di Liegi in tv: “Molti personaggi del passato ora sono diventati appannaggio più della fiction che del cinema. Rinnovare la memoria della gente è ora affidata alla tv e un produttore cinematografico oggi è restio verso certe storie”, ma la chiusura sulla Roma non può che contemplare la speranza: “Ci lasciamo con un appello al tifo romanista di far sentire alla squadra una spinta in più, aspettando magari un piccolo regalo di Natale”. L’augurio trova tutti d’accordo.


QUI L'AUDIO

http://www.retesport.it/4c35371083f3d18232f1e3b6195ecd15

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