sabato 25 giugno 2011

Intervento di Giulio Scarpati per l'occupazione del Teatro Valle

«Come cittadini vogliamo difendere il patrimonio artistico del Paese. Le politiche governative stanno dismettendo una funzione essenziale che la Costituzione Italiana assegna allo Stato: la promozione e la tutela dei Beni Culturali. Come lavoratori dello spettacolo, della cultura e dell’arte vogliamo essere riconosciuti come interlocutori indispensabili nelle scelte politiche che riguardano il nostro settore, il nostro lavoro, la nostra vita ».
Questo l'appello degli occupanti del Teatro Valle in Roma.

QUI L'INTERVENTO DI GIULIO SCARPATI:

2 commenti:

elena ha detto...

"Cultura come un bene comune"...Lapalissiano..sembrerebbe... Ed invece bisogna ancora, SEMPRE, battere su questo tasto!"Occupare" un luogo di Cultura con la C maiuscola, un teatro - in questo caso il prestigioso Teatro Valle - dovrebbe farci riflettere molto e profondamente su cosa sta accadendo..e non solo da ora, anche se in questo ultimo periodo la cosa diventa sempre più palese e preoccupante. Il Teatro, così come ogni forma di spettacolo-VERO spettacolo- dovrebbe essere "libero" da qualsiasi orpello di destra e di sinistra; essere di TUTTI. Giustamente Scarpati mette l'accento sul fatto che forse ultimamente può essere apparso quasi di elite. Sì può essere...Ma cosa è stato fatto da chi ha in mano le "redini" - e non da ora - perchè invece sia qualcosa che dia da "mangiare" alle menti - e non solo alle menti..- di tutti? Chi scrive, ha vissuto sulla propria pelle 34 anni di un Ministero per i Beni e le Attività Culturali - in questo caso le biblioteche - che solo molto raramente si è reso conto di quanto il nostro paese sia la culla della cultura in tutte le sue sfaccettature. Coraggioso proporre di partire con l'essere tutti "uguali" dal punto di visto economico; i "grandi" come l'ultimo giovane che si affaccia a questo stupendo "mestiere". Saggio, saggissimo chiedere che si faccia garante della situazione il nostro Presidente della Repubblica che ha sempre dimostrato di essere "super partes" senza distinzione alcuna.
Grazie una volta di più a Scarpati che si è preso sulle spalle l'onere della presidenza del Sindacato e che sta portando avanti con forza, pacatezza e intelligenza una "battaglia" che si combatte a parole ma non per questo è meno importante e degna di essere vinta.

Anonimo ha detto...

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