sabato 18 settembre 2010

Livatino, Giulio Scarpati sarà a Canicattì








Ci sarà anche il Rosario Livatino del film “Il Giudice ragazzino” ai lavori del convegno “Etica, Carità e Giustizia nell’azione giudiziaria” che si svolgerà il 21 settembre 2010 alle 16,30 presso il Teatro Sociale di via Capitano Ippolito in coincidenza del 20° anniversario del barbaro omicidio
del magistrato del Tribunale di Agrigento.[...] I rapporti tra Giulio Scarpati, la famiglia Livatino ed alcuni attivisti delle associazioni “Tecnopolis” ed “Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino” non si sono mai interrotti in questi oltre 15 anni trascorsi dalla realizzazione del film “Il Giudice Ragazzino”.
“La sua presenza a Canicattì–dicono gli organizzatori Riccardo La Vecchia e Giuseppe Palilla- è un' ulteriore conferma dell’affetto di Scarpati verso Rosario Livatino e della profonda sensibilità verso personalità e tematiche così rilevanti”.
Scarpati per essere a Canicattì si sottoporrà ad un autentico tour de force, trascorrendo in città solo poche ore, per tornare a Roma dove sta lavorando a diverse produzioni ed è riuscito ad ottenere un giorno “di permesso”.

http://www.agrigentoweb.it/livatino-giulio-scarpati-sara-a-canicatti_58038/

QUI, UNO DEI POST DI QUESTO BLOG SULL'ARGOMENTO E, NEI COMMENTI, ANCHE QUELLO DELLO STESSO GIULIO SCARPATI
http://arteteatro-eva.blogspot.com/2008/09/casa-del-cinema-omaggio-ugo-pirro.html

3 commenti:

dalila ha detto...

Il 21 settembre di 20 anni fa il giudice Rosario Livatino ha perso la vita per mano di quei nemici contro cui ha lottato con tutte le armi legislative che la allora la giustizia gli aveva permesso di usare oggi i giudici ne hanno molte di più probabilmente,
Aveva un’ alto senso della giustizia ed ha fatto fino infondo il suo dovere con la massima professionalità e moltissima determinazione.
La decisione di non avere più la scorta al suo seguito che lo proteggeva per evitare che altre vite andassero perse perché egli sapeva che qualcuno aveva già deciso quando, dove e come la sua vita doveva finire non è stata solo una scelta di grande coraggio è stata soprattutto un’intensa presa di coscienza di tutti i rischi che quella lotta alla mafia che stava portando, quei valori di giustizia e legalità che gli furono inculcati dalla famiglia attraverso il mestiere che ha scelto di fare li ha portati addosso fino all’ultimo giorno della sua vita.

E’ stato un giudice Rosario Livatino forse più schivo di altri ha lavorato in maniera più silenziosa ma ha lasciato comunque un peso importante, è giusto che la sua figura vada ricordata per questo è stato ottima la scelta fatta alcuni anni fa di portare al cinema la sua vita, la scelta dell’attore che è stato chiamato ad impersonare la sua persona il quale ne ha fatto una splendida interpretazione come fosse diventato quasi una persona sola con il “giudice” ogni singolo attore che è stato parte del cast di quel film era perfetto tutti artisti di grande calibro.

Merita di essere ricordato insieme a tutte quelle persone giudici,poliziotti,carabinieri, agenti delle scorte e semplici cittadini che nel corso di questi anni hanno perso la vita tutti per lo stesso unico scopo portare avanti la legalità e la giustizia debellare le mafie perché in questo paese non esiste una sola, la sua figura rispetto a quella di altri suoi colleghi però ancora oggi agli occhi di tanti giovani o giovanissimi non è pressoché sconosciuta per questo è importante che vengano organizzate manifestazioni come questa per ricordare lui e non solo lui

E’ grazie a persone come il “giudice ragazzino” che questo paese è andato e continua ad andare avanti.

Michela ha detto...

Oggi ricorre il 20°anniversario della morte del giudice Rosario Livatino. E' sconvolgente pensare a come sia morto questo giudice,che prima di tutto era un ragazzo di soli 38 anni.
Ucciso per mano di un qualcosa più grande di lui,ma che nonostante tutto ha sempre continuato a combattere,conscio dei pericoli a cui sarebbe andato incontro.
A tutte le persone come lui,a tutti i ragazzi delle scorte,a tutte le persone che credono nella giustizia e nella legalità e si battono nel portare avanti questi ideali combattendo contro tutto e tutti va la mia ammirazione un grande grazie!
Ed è giusto ricordare questi eroi che hanno fatto tanto per il nostro Paese!
Purtroppo non ho ancora avuto occasione di vedere "il giudice ragazzino" film dedicato proprio alla vita di Rosario Livatino.
Mi è però capitato di vederne qualche scena che mi ha fatto capire quanto Giulio che interpreta il giovane giudice sia diventato un tutt'uno con questo personaggio. E dalle sue parole in occasione della morte di Ugo Pirro,sceneggiatore del film,quanto sia legato alla figura di questo giudice,la cui storia fa inevitabilmente commuovere.

elena ha detto...

Ecco..è un altro 21 settembre...uno dei 20 che ogni anno sono passati, quasi in sordina, dopo la morte di quel "martire" dei nostri giorni che fu Rosario Livatino.... il Giudice "ragazzino"...
Ma MAI nessuno fu meno "ragazzino" di colui che lottò tutta la sua breve vita per dimostrare che la mafia, "le mafie" si possono e, soprattutto si devono combattere, CONSAPEVOLE che la sua esistenza sarebbe stata in pericolo ogni giorno, ogni ora della sua vita. Questo "ragazzino" non volle mai una scorta per evitare di mettere in pericolo la vita degli altri; questo "ragazzino", ogni volta che rientrava a casa - in quell'appartamento sopra il quale viveva colui che avrebbe "guidato" i suoi carnefici - si chiudeva alle spalle la vita di Giudice per tornare ad essere il figlio che passava le domeniche a giocare a carte col padre, che portava con un sorriso i dolci da mangiare al pranzo della domenica, che con lo stesso sorriso rassicurava i genitori come se la sua vita fosse una vita "qualsiasi".
Ma non è "qualsiasi" chi sa che prima o poi la propria vita sarebbe stata spezzata per l'amore della giustizia, dell'onestà e dell'onore di servire il proprio paese.
Non fu l'unico, non sarà l'unico... E per questo dobbiamo ancora sempre e comunque avere fiducia nelle istituzioni, nelle forze dell'ordine - il "vero" ordine, nella Giustizia - la "vera" Giustizia - che sono fatti di tanti "ragazzini" - e non - che, magari nell'ombra danno la loro vita per questo.
Per chi non avesse potuto vedere il film - "SCOMODO" forse se le tv di stato e non , non lo trasmettono? - si aspetti di vedere qualcosa di profondo, incancellabile dalla memoria, un grande esempio di "sovrapposizione" - non semplice "immedesimazione" - una sorta di "scambio" di persona perchè Giulio Scarpati scompare e scorrono solo la vita, il viso, la voce, le parole di Rosario Livatino