martedì 18 marzo 2008

Scarpati attualizza Don Zeno


La fiction sul prete di Nomadelfia appassiona i ragazzi
La Rai e l’attore ieri al ‘Luosi’
Da “La Gazzetta di Modena”
MIRANDOLA. «E’ stata davvero una bellissima esperienza. I ragazzi hanno creato uno spettacolo che ha saputo trasmettere quel messaggio di partecipazione e stare insieme che volevamo comunicare loro». Così ieri Giulio Scarpati ha commentato la mattinata trascorsa al palazzetto dello sport assieme agli studenti dell’Istituto Luosi di Mirandola. Per un giorno, dall’altra parte del palcoscenico ad applaudire le performance degli studenti c’era lui, l’attore noto al grande pubblico come il dottor Lele di “Un medico in famiglia” e che per la seconda metà di aprile sarà in onda su Rai Uno nei panni di don Zeno Saltini. E’ stata la figura del padre di Nomadelfia a portare l’attore romano nella Bassa. Nei mesi scorsi, infatti, Scarpati assieme alla troupe di Rai Fiction diretta dal regista Gianluigi Calderone è stato a lungo a San Biagio, nella parrocchia scelta per ambientare i primi passi dell’Opera Piccoli Apostoli fondata da don Zeno nel 1941. Ieri l’attore assieme al regista, a Paola Pannicelli di Rai Fiction e a una delegazione di Nomadelfia, è tornato nel Modenese per un ultimo abbraccio con la comunità che gli è stata a fianco durante le riprese e per incontrare i ragazzi delle scuole. Ha potuto così assistere all’assemblea di istituto incentrata sul tema “Vivere per aiutare... Don Zeno testimone della nostra terra”, durante la quale i ragazzi del Comitato Studentesco, seguiti delle professoresse Milva Marri, Paola Pittori e Sandra Moretti, sono stati per un giorno attori, cantanti e giornalisti, primi protagonisti di uno spettacolo che ha alternato momenti di testimonianza ad altri di intrattenimento. «Mi piace vedere i giovani che si mettono a confronto con i propri talenti - ha detto Scarpati - Lo spettacolo messo in scena dai ragazzi di Mirandola è stata sicuramente l’occasione per scoprire qualcosa in più, per sperimentare quel senso di comunità e saper convivere che la società di oggi, che spinge invece all’individualismo, in qualche modo disincentiva». Particolarmente emozionante per l’attore è stato anche l’incontro con gli anziani della casa di riposo di Mirandola. «E’ bello raccogliere le loro testimonianze, conoscere quello che hanno vissuto - ha sottolineato - La loro memoria è un patrimonio che non deve essere perduto. E loro stessi dovrebbero essere coinvolti nella società, perchè nonostante l’età possono esserne protagonisti». Ma è stato nella trattoria Dalla Marta, che durante tutte le riprese è stata punto di ritrovo preferito per la troupe, che l’abbraccio tra Scarpati, Calderone e gli abitanti di San Biagio - che in più modi sono stati protagonisti della fiction - si è fatto più forte. Domenica sera sono stati oltre 130 i coperti preparati dalla Marta per salutare gli amici del cinema. Un’occasione per gustarsi i piatti più prelibati della cucina della Bassa, ma anche per raccogliere fondi in favore di Nomadelfia. «Girare qui è stata una bellissima esperienza. Ho incontrato una comunità molto disponibile, un grande calore. E non a caso una figura straordinaria come quella di don Zeno è originaria di queste terre», ha dichiarato l’attore. E l’incontro con Giulio Scarpati e il progetto di Rai Fiction anche per la Bassa è stata un’occasione preziosa: quella per reincontrare in qualche modo don Zeno e di andare a scoprire la sua opera straordinaria. Tanto che dal mondo della scuola arriva un invito alle istituzioni locali, affinchè i luoghi della memoria che portano i segni del passaggio del padre di Nomadelfia vengano valorizzati e preservati. (elisa pederzoli)

2 commenti:

elena ha detto...

Confermo: sono posti molto belli e le persone deliziose e ti accolgono con un grande "abbraccio" collettivo, come fossi un vecchio amico... e si "respira" ancora quell'aria "fresca" (in tutti i sensi...) che nelle nostre città - grandi o piccole che siano - si è andata perdendo.

Anonimo ha detto...

Non posso che confermare che domenica sera "dalla Marta" è stata una splendida serata..e vi posso assicurare che nell'aria si "respirava" proprio questo grande calore...
Già...Elena...nelle città e nei grandi paesi, tutto questo è andato perdendosi...Anche nel mio che dista solo 45 minuti da s.Biagio,la realtà inizia ad essere già differente...