venerdì 5 ottobre 2007

GIULIO RINGRAZIA!!!!

Mi faccio portavoce di una mail che Giulio mi ha da poco inviato e riporto testualmente:”.. vorrei che sul blog esprimessi tutta la mia gratitudine per tutte le persone di San Biagio, San Giacomo Roncole, San Felice sul Panaro,Carpi e i paesi intorno.
E' stata una continua "processione" di persone che venivano a vedere il set.
Una curiosità affettuosa e generosa (spesso portavano vino e specialità emiliane varie) .
Molti mi hanno invitato a casa loro . Ho mangiato le specialità modenesi della cara Marta, Ho bevuto il caffè dalla Morena e giocato a briscola.
Mi piacerebbe che il blog fosse anche un’ occasione per raccontare ‘questa Italia’ e mi dispiace che molte di quelle persone che ho incontrato non possano ritrovarsi in rete…Comunque grazie a tutti!”
Giulio.


Il ‘clima’ che si respira su questo set è davvero ‘speciale’: giornalmente, mi ha detto, ci sono autobus che giungono da Nomadelfia e gli abitanti di questa Comunità si offrono spontaneamente , e gratuitamente ,per far da comparse da tecnici, dare una mano, insomma, a che la figura di Don Zeno sia ‘raccontata’ nel modo più completo e fedele possibile.

A breve dovrei inserire testimonianze dirette di persone che ‘circondano’ Giulio: gente semplice, di cuore, che magari di internet non sa nulla ma che vive molto intensamente i rapporti ‘umani’.
E lui NON CERCA ALTRO, CONOSCENDOLO!
OCCHIO AI PROSSIMI POST!

5 commenti:

elena ha detto...
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elena ha detto...

Giulio ha ragione... "l'aria che si respira" da quelle parti è dovuta moltissimo ai luoghi, alle persone, a tutto quello che ne fa da "contorno". Lo so, perchè Carpi l'ho "scoperta" ormai quasi 2 anni fa - 10-11 dicembre? - la prima volta che ho visto Anton e Olga e ho passato 2 giorni (per la verità ero stata già ad ottobre per prenotare i biglietti e, d'autunno con quei colori, era splendida) girando per le viuzze e scoprendo la stupenda Chiesa di s. Maria in Castello, passeggiando in lungo ed in largo per l'immensa Piazza Martiri, con l'imponenete Palazzo Pio, o sotto i portici - qualcosa che abbiamo "noi" che stiamo al Nord e che hanno un fascino "speciale" perchè sono, a loro volta, come piccoli "borghi", angoli dove la gente si raduna a chiacchierare, discutere, o seduta ai tavolini dei bar, sorseggiare con calma - l'abbiamo dimenticata noi la calma - un caffè o, più probabilmente un bicchiere di lambrusco o di sangiovese... E la campagna, attorno...immensi campi attraversati da stradine lungo gli argini di canali dove ti sembra sempre che stia per spuntare Don Camillo sulla sua bicicletta sgangherata, rincorso da Peppone...
Sì, questi luoghi hanno un fascino speciale... pensare che sono così poco lontani dalla "nostra" campagna, un centinaio di chilimotri o poco più, eppure noi, quell'aria magica l'abbiamo persa... fascino dovuto anche anche alle persone che ci vivono: da bambina andavamo sempre, tutti gli anni, a Brescello - il paese di don Camillo - perchè lì mio padre era stato aiutato ai tempi della guerra da una famiglia con la quale era sorta un'amiciza bellissima, una sorta di "fratellanza" non di sangue. Ed io, bambina allora che giocavo con i figli dei fattori, ora ricordo quelle domeniche quasi come una "favola" come non vissuta ma solo sognata ... I posti dunque... ma sono convinta che questa gente meravigliosa si sia ritrovata di fronte ad una persona che in quei momenti non era l'attore Giulio Scarpati, ma era solo Giulio, un amico per tutti che in certi momenti, per una sorta di magia che solo il cinema, la televisione, il teatro, possono dare, diventava, "era" il loro don Zeno, per poi tornare ad essere Giulio, Giulio e basta

Admin ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
elena ha detto...

Concordo, naturalmente! Come ho detto sopra, ho avuto l'occasione di vedere Carpi e dintorni (Mirandola per esempio: è bellissima!) quando sono andata a vedere la prima volta (....!!!) "Una storia d'amore". Era sotto Natale e si "respirava" un'aria magica... Le persone erano tutte allegre, disponibili, come se ti conoscessero da sempre, come tu facessi parte della loro "vita"... C'ero già stata in ottobre per prendere i biglietti e ero andata in macchina....Ve l'ho detto: amo infinitamente quella campagna, ancora legata a "sapori" antichi che noi, anche noi quassù nel Nord Est, abbiamo in parte perso...E' vero: la "nostra" campagna non ha distese così vaste, ma non si tratta solo di "spazi"... è qualcosa di più... I colori, i paesaggi, l'aria, le persone... E, "last but not least", come si dice ... beh il cibo naturalmente... Ed ecco che mi sono tornati in mente i ricordi di bambina... Purtroppo non so come si chiamava quella famiglia di Brescello... Mio padre non c' è più per chiederglielo... Ma... Chissà mai che magari, qualcuno di loro, i figli, quei bambini con cui giocavo e che ora avranno passato da .."un po'" il mezzo secolo, non passino di qua e si ricordino di una famiglia che, all'epoca della vendemmia, erano i primi anni Sessanta,(anzi a vendemmia conclusa dovrei dire...), arrivava regolarmente da una città del Veneto per la consueta rimpatriata, perchè mio padre potesse riabbracciare chi lo aveva aiutato in quei momenti così difficili, e tornava poi a casa con il baule della macchina, una vecchia (beh allora non era poi così vecchia...) 1100 Fiat, carica di ... lambrusco, naturalmente...

Anonimo ha detto...

Anch’io, come altre persone, ho avuto la fortuna di poter assistere ad alcune riprese di
“Don Zeno”, coinvolta da mio suocero che è statto convocato più volte come comparsa..
Purtroppo ho potuto trascorrere poco tempo sul set, ma già dalla prima volta ho capito che
Giulio è una persona molto cordiale e disponibile con tutti, una persona come diciamo noi
“molto alla mano”, non fa parte di quelli che avendo raggiunto la fama e il successo, pensano
che tutto sia loro dovuto.
Sabato 13 ottobre sono stata a vedere una seconda ripresa e ne ho avuto conferma..Tra un ciak e
l’altro, mentre stava ripassando alcune battute, è stato disponibile comunque per alcune foto (altre le avevo già fatte prima e le aveva firmate a mio suocero,con il quale ha giocato anche a briscola), scherzava con i bambini e con le comparse, insomma una persona cordialissima…
Il giorno successivo mi è venuta l’ispirazione…Volevo fare una cosa che potesse rimanergli come ricordo, e siccome la mia passione è quella di creare candele, ne ho realizzata una con una frase pronunciata da “Don Zeno”.
Avrei voluto consegnarla io personalmente, ma non sono riuscita e così l'ho fatta recapitare da mio suocero..
Sono sincera, l’idea era carina, la candela a me piaceva moltissimo, ma pensavo che una volta ricevuta, avesse ringraziato mio suocero “punto e basta”…
Invece, la sera successiva, ho ricevuto una telefonata di Giulio, con la quale mi ringraziava di
cuore, facendomi i complimenti e dicendomi che tornava a casa da questi giorni di riprese con un ricordo bellissimo.
Giuro che non me l’aspettavo, mi sono commossa tantissimo e non sapevo quasi cosa dire…
Quando ho riattaccato il telefono, mi sono scese lacrime di gioia…Non ci credevo (e ancora adesso non ci credo)…E’ davvero una “bella” persona…
Forse,colta dall’emozione, non sono neppure riuscita a ringraziarlo come dovevo, ma lo faccio ora…
GRAZIE,GRAZIE GRAZIE ed ancora GRAZIE…
Speriamo di rivederci presto…
Una abbraccio e bacioni
Natascia