giovedì 9 agosto 2007

DAL SITO "CINESPETTACOLO"


Un tantino 'rimaneggiato' (sempre con la nota professionalità della direttrice del sito in questione,Anna De Martino!) ma, nella sostanza, rimasto come lo avevano ricevuto,
ecco un
articolo sul "Magna Graecia film festival" con breve dichiarazione del 'giurato' Scarpati raccolta 'al volo' in una sempre piacevole ma veloce telefonata.....!

Vi posto il link della pagina.
http://www.cinespettacolo.it/csmain/articolo.asp?aid=5209

E....sarò senza pc per una buona settimana....
Di sicuro, se c'è qualcosa di nuovo, lo inserirà l'amica Elena!...OCCHIO AI COMMENTI!!

3 commenti:

elena ha detto...

Vi posto qui, COME PROMESSO ALLA CARISSIMA TITOLARE DEL BLOG, due bellissimi articoli sulla nuova fiction su don Zeno apparsi su L'Avvenire di giovedì 9 agosto. Quando "eva" tornerà sistemerà lei il tutto!!!

1)ANTEPRIME FICTION
Il regista Gianluigi Calderone gira per Raiuno la storia del rivoluzionario sacerdote fondatore della comunità

«Porto in tv don Zeno e il messaggio di Nomadelfia»

Giulio Scarpati sarà il protagonista «Un precursore dalla parte dei ragazzi»

Di Tiziana Lupi

Dei bambini, e dei loro problemi, ne ha fatto uno dei caposaldi della sua linea editoriale con titoli come Felipe ha gli occhi azzurri, Theo, Iqbal e La fuga degli inoocenti. Stavolta Mario Rossini, con la sua Red Film, ha deciso di raccontarli da un punto di vista assolutamente particolare: quello della vita e delle opere del fondatore di Nomadelfia don Zeno Saltini.
Due le puntate che la Red Film realizzerà per Rai Fiction e che andranno in onda su Raiuno. A scrivere Don Zeno sono stati Nicola e Giuseppe Badalucco e Franca De Angelis, la regia sarà affidata a Gianluigi Calderone. Nei panni del sacerdote emiliano ci sarà Giulio Scarpati.
Spiega Rossini: «Sono rimasto affascinato dalla figura carismatica e controversa di don Zeno. Mi è piaciuta l'idea di poter raccontare un sacerdote che ha iniziato il suo percorso raccogliendo per strada ragazzi sbandati. E, soprattutto, di un sacerdote che ha combattuto contro tutto e tutti per difendere i suoi ideali». L'aiuto ai bambini in difficoltà e l'utopia: questi i due cardini su cui gli sceneggiatori hanno costruito la fiction che ripercorre passo passo la vita di don Zeno dedicando, in particolare modo, la prima puntata al Ventennio, ai rapporti di contrasto del sacerdote con il fascismo, alla fondazione dell'Opera Piccoli Apostoli, e la seconda alla nascita di Nomadelfia, prima a Fossoli poi a Grosseto, alla difficile scelta di chiedere la laicizzazione "pro gratia" per poter tornare ad occuparsi dei "suoi" ragazzi a Nomadelfia da cui era stato allontanato, alla "seconda prima Messa", celebrata nella neonata parrocchia di Nomadelfia dopo che la Santa Sede gli chiese di riprendere l'esercizio del sacerdozio.
«Don Zeno è stato, in qualche modo, un precursore delle case-famiglia - osservano gli sceneggiatori -. Durante la guerra molti ragazzi erano allo sbando, abbandonati per strada: lui intuì che non bastava nutrirli e curarli come si sarebbe potuto fare in un qualsiasi istituto, ma bisognava dare loro amore e, soprattutto, una famiglia. Che lui diede loro attraverso le "mamme di vocazione"».
Nella fiction ci sarà spazio anche per i contrasti, numerosi, che don Zeno ebbe con le autorità: «Era un utopista vero - proseguono gli sceneggiatori -. In politica, ad esempio, aveva lanciato l'idea del partito cristiano popolare perché, cresciuto nel cosiddetto triangolo rosso dell'Emilia, era convinto che solo in questo modo, e non con la Democrazia Cristiana, si sarebbero potute sottrarre le masse operaie al marxismo. Inutile dire che la reazione della politica fu violentissima: con il pretesto di una situazione debitoria importante, peraltro esistente, il ministro Scelba, fece sgomberare Nomadelfia con le camionette della polizia».
Il vero motore della fiction è però, puntualizzano Badalucco e De Angelis, «il carisma di don Zeno, insieme al suo grande senso dello spettacolo e all'importanza attribuita alla comunicazione: dal 1945 iniziò a filmare tutto quello che faceva e, per raccogliere fondi, insegnò ai suoi ragazzi a cantare e ballare. Inoltre, utilizzava il linguaggio della parabola per farsi capire da tutti quando parlava dello scontro, inevitabile, tra utopia e realtà e della necessità della prima di adeguarsi alla seconda, pur rimanendo viva».
La fiction su don Zeno ha trovato la collaborazione dei «nomadelfi». Commenta Calderone. Che aggiunge: «La generosità della gente di Nomadelfia è stata enorme. Hanno capito quanto sia importante ed estremamente positivo che quante più persone possibili conoscano don Zeno e il suo messaggio. Ma non dimentichiamo che, per noi, parlare del passato significa anche parlare dell'oggi. Nel caso di don Zeno, di un oggi che ha una fame enorme di utopia, di speranza, di valori, di famiglia, del ruolo della madre e del padre. Di questo vorrebbe parlare la nostra fiction. Speriamo di riuscirci».

2)Giulio Scarpati sarà il protagonista «Un precursore dalla parte dei ragazzi»


di Angela Calvini
«Pur nei limiti di una fiction, questa produzione su don Zeno ci sembra rispettosa. Per questo abbiamo deciso di collaborare». Pietro, presidente di Nomadelfia spiega così il lavoro che la comunità sta effettuando al fianco della produzione della fiction in programma su Raiuno per la primavera 2008. «La sceneggiatura che hanno scritto non ha la pretesa di avere una precisione storica assoluta - ammette il presidente -. Se confermeranno certe modifiche che abbiamo apportato al copione, però, ci potremo ritenere soddisfatti». I ritocchi riguardano soprattutto qualche dialogo. «Noi abbiamo inserito qualche espressione reale di don Zeno, perché le sue battute erano geniali» spiega Pietro che aggiunge che a ottobre le riprese verranno effettuate dentro la stessa Nomadelfia.
«È un altro punto su cui abbiamo insistito» aggiunge Carlo che è colui che ha collaborato praticamente con la produzione. «In un primo tempo le riprese dovevano svolgersi in Piemonte. Noi abbiamo fatto di tutto per far sì che invece si girasse nei luoghi reali in Emilia Romagna e ci siamo mossi per cercare le location e gli aiuti necessari». Comunque una parte delle riprese, a partire dal 27 agosto, avverrà in Bulgaria e poi si trasferirà in Italia (tra i vari luoghi storici verrà eccezionalmente aperto alle cineprese il palazzo Ducale di Modena). «Certo, una fiction in due puntate di 100 minuti non può contenere gli 80 anni di storia di don Zeno - aggiunge Carlo -. Una figura importante, con tante sfaccettature, così connessa con la storia politica ed ecclesiale italiana, che molto ha sofferto per le grandi incomprensioni. Ma dato che la fiction l'avrebbero fatta lo stesso, abbiamo preferito collaborare». E dal punto di vista del messaggio cristiano questa fiction come sarà? «La scelta, da noi condivisa, del regista è stata quella di focalizzare il dramma di un uomo alla ricerca di Dio, iniziata in modo turbolento quand'era giovane. La nostra preoccupazione era che ne uscisse un santino lacrimevole, come avviene in alcune fiction religiose. Se le premesse resteranno queste, penso che sarà un buon lavoro». Nomadelfia ha tra l'altro di recente accolto sia il regista Gianluigi Calderone sia l'attore Giulia Scarpati che, raccontano, «è arrivato da noi il giorno delle cresime ed è rimasto molto colpito dall'atmosfera che si respirava». Non resta che vedere il prodotto finito.

elena ha detto...

Vi metto anche il link al sito della Comunità di Nomadelfia, http://www.nomadelfia.it/, perchè contiene un sacco di cose interessanti e la possibilità di leggere la rivista redatta dai "Nomadelfi" che è molto "illuminante"..

elena ha detto...

Sempre come promesso alla cara "eva", vi posto un articolo dal "Corriere Adriatico" del 18 agosto nel quale si annuncia la presenza di Giulio a Pesaro per la locale Festa dell'Unità. Naturalmente prendetela per quella che è... nel senso che non vi è la data esatta e poi, se l'articolo sull'inizio delle riprese di don Zeno era attendibile, il 27 "dovrebbe" essere a girare il primo ciak... Comunque, chi desidera magari fargli un saluto di persona, può informarsi presso il comune di Pesaro....


"Il logo dell’Ulivo accanto a quello della Quercia e lo slogan “Per il partito democratico”. A Pesaro dal 24 agosto all’8 settembre. Fra gli artisti Paolo Rossi e Daniele Silvestri
Attesa per Fassino e Veltroni. In arrivo anche Chiti, Damiano, Gentiloni e Fioroni
Festa dell’Unità, big e notte bianca

PESARO - La Festa dell’Unità prende forma. Il logo dell’Ulivo accanto alla Quercia e lo slogan “Per il partito democratico” sono il marchio della kermesse provinciale dei Ds che si terrà dal 24 agosto all’8 settembre: il passaggio dei diessini di Pesaro e Urbino verso la costituente del Partito democratico.

Al via da lunedì scorso l’allestimento, molto impegnativo, di una festa che ha provocato - e sta provocando - forti polemiche da parte dell’opposizione cittadina che vedono nella manifestazione una sorta di “arrogante occupazione” degli spazi pubblici da parte di una forza politica.

Superata la logistica, il morale degli organizzatori è alle stelle e si parte subito con il “botto”: la notte arcobaleno che vedrà coinvolto il centro storico prima e poi la zona mare. Per il 25 agosto la prima “notte bianca” in Italia con i colori della pace, ieri la presentazione logistica dell’evento. La manifestazione - che avrà anche una finestra nazionale sul tema dell’informazione e della comunicazione - è capitanata da Maurizio Costanzo. “Non ci faremo mancare nulla a Pesaro - aveva anticipato a luglio in videoconferenza dalla capitale -. Questa è un’idea fortissima che darà senza dubbio fastidio alla kermesse nazionale, un’idea che guarda avanti e la festa sarà un motivo di discussione e approfondimento sulle grandi tematiche nazionali”.

Il segretario nazionale dei Ds Piero Fassino sarà ospite della festa tematica su Informazione e Comunicazione venerdì 31 agosto, mentre Walter Veltroni, sindaco di Roma e candidato alla guida del Partito democratico calcherà il palco di piazza del Popolo domenica 2 settembre. Queste sono le date “politiche “ certe, ma arriveranno anche i ministri Chiti, Damiano, Gentiloni e Fioroni, attesi anche Landolfi, Maroni, Formigoni e Franco. E poi ancora Minoli, Bassetti, Milella, Mirabella, il presidente Rai Petruccioli e quello di Mediaset Confalonieri (sarà a Pesaro il 4 settembre per un dibattito sulla riforma del sistema televisivo), infine Curzio Maltese. Sul fronte della cultura verrà presentato il libro “La casta” con Gian Antonio Stella e il direttore dell’Unità Antonio Padellaro. Nutrito anche il gruppo di artisti che parteciperanno all’evento. Alcuni nomi: Stefania Sandrelli, Giulio Scarpati, Riondino e Anna Serafini.

Tema conduttore della festa sull’informazione: “Condividendo”, come dire “informando, comunicando, capendo”. Tanti i temi che saranno trattati: dalla politica all’antipolitica, il lavoro, le pensioni, il servizio pubblico, sistema televisivo, il rapporto tra donne e televisione. “E’ sicuramente una festa unica nel panorama nazionale - ha evidenziato Marco Marchetti, segretario organizzativo dei Ds - che si svolgerà tra Piazza del Popolo, via San Francesco, il Corso, via Branca e via Rossini; circa 4,5 chilometri con momenti di spettacolo e aggregazione”. I concerti in programma nel fossato di Rocca Costanza porteranno a Pesaro, Daniele Silvestri il 31 agosto e Paolo Rossi il 1 settembre e sono organizzati a sostegno della campagna “Libera-terra Puglia”.

Dunque tante novità per una festa che resterà di alta qualità. “Sarà una festa leggera con meno strutture possibili e si cercherà di creare meno disagio possibile ai residenti. Sarà di nuovo una grande scommessa, puntiamo ad avere ducento mila presenze - ha detto il segretario Ricci - e tutto funzionerà per il meglio; ci crediamo molto e abbiamo investito tanto in questo progetto”.
VALENTINA ANTONIOLI"