mercoledì 6 febbraio 2008

Appuntamento a ora insolita…sul Lago Maggiore!


anteprima assoluta lunedì 18 febbraio 2008Luino, Teatro Sociale ore 21.00

Un evento dedicato alla poesia per tutti coloro che desiderano conoscere più da vicino Vittorio Sereni nel venticinquesimo dalla morte. Un viaggio alla scoperta di un’essenza letteraria resa ancora più intrigante dall’atmosfera lacustre in cui il poeta ha vissuto.La proposta culturale della Comunità Montana Valli del Luinese, del Comune di Luino e del settimanale locale L’eco del varesotto prevede un Galà al Cinema per la serata del 18 febbraio, dedicata alla proiezione del film “Appuntamento a ora insolita” in anteprima assoluta.Vittorio Sereni quale fonte d’ispirazione sempre più attuale: il suo “Appuntamento a ora insolita” ha dato il titolo a un film che sarà proiettato in anteprima lunedì 18 febbraio 2008 alle ore 21.00 al Teatro Sociale di Luino (Varese). La pellicola nasce anche grazie a Torino Film Commission; infatti, a Torino, si diede inizio alle riprese con un cast interessante: Antonio Catania, Maddalena Crippa, Karin Giegerich, Simona Nasi, Giulio Scarpati, Ricky Tognazzi, con la partecipazione di Beppe Fiorello, diretto da Stefano Coletta per la Asp di Donatella Palermo.Sulla scia dei cult movie come "Il grande freddo" di Lawrence Kasdan, “Appuntamento a ora insolita” racconta - attraverso le vicende che precedono l'incontro a cena di tre amici e delle loro compagne - speranze non soddisfatte di una generazione che ha ormai perso i suoi ideali. Come la poesia che dona il titolo e che fa parte della raccolta Gli strumenti umani, pubblicata nel 1965, così il film propone il tema della disillusione. La storia di un gruppo di amici, i loro sentimenti, desideri, ideali, successi e tradimenti messi a nudo durante una cena. Una storia corale che avvince lo spettatore con piccoli spostamenti progressivi di dialoghi efficaci e coinvolgenti. «(…) Un gruppo di amici che, buttato alle ortiche l'antico coraggio di sognare e progettare utopie, si ritrovano adagiati nell' acquiescenza al potere, o pronti a darsi gomitate nella corsa al denaro e al successo. Ogni tanto i ricordi di quell'età dell'innocenza riaffiorano, dentro queste mura abbandonate. Un film sulle trappole della vita, sul tempo perduto e mai più ritrovato, su ciò che poteva essere e non è stato, sulla visione del mondo sbiadita in una miopia egoista, incapace di andare oltre l'attimo fuggente. » (Stefano Coletta)Se per il poeta si trattava della Crisi dei quarant’anni, per il regista è la crisi dei cinquanta a richiamare la sua e quindi la nostra attenzione. Stefano Coletta presenzierà al Galà durante la serata al Teatro Sociale di Luino, a ingresso libero.


2 commenti:

elena ha detto...

Evviva!!!!Speriamo solo che non faccia la fine di "A luci spente"...: tre giorni in sala e poi...puff...svanito nel nulla...Per fortuna che esiste il dvd...se no.... col piffero che avremmo potuto vederlo....

elena ha detto...

APPUNTAMENTO A ORA INSOLITA

di Vittorio Sereni

La città-mi dico- dove l’ombra
quasi più deliziosa è della luce
come sfavilla tutta nuova al mattino….
“……asciuga il temporale di stanotte” – ride
la mia gioia tornata accanto a me
dopo un breve distacco.
“Asciuga al sole le sue contraddizioni”
- torvo, già sul punto di cedere, ribatto.
Ma la forma l’immagine il sembiante
-d’angelo avrei detto in altri tempi-
risorto accanto a me nella vetrina:
“caro- mi dileggia apertamente- caro,
con quella faccia di vacanza. E pensi
alla città socialista ?”.
Ha vinto. E già mi sciolgo: “Non
arriverò a vederla” le rispondo.
(Non saremo
più insieme dovrei dire.) “Ma è giusto,
fai bene a non badarmi se dico queste cose,
se le dico per odio di qualcuno
o rabbia per qualcosa. Ma credi all’altra
cosa che si fa strada in me di tanto in tanto
che in sé le altre include e le fa splendide,
rara come questa mattina di settembre…..
giusto di te fra me e me parlavo:
della gioia.”
Mi prende sottobraccio.
“Non è vero che è rara, - mi correggo- c’è,
la si porta come una ferita
per le strade abbaglianti. E’
quest’ora di settembre in me repressa
per tutto un anno, è la volpe rubata che il ragazzo
celava sotto i panni e il fianco gli straziava,
un’arma che si reca con abuso, fuori
dal breve sogno di una vacanza.
Potrei
con questa uccidere, con la sola gioia….”
Ma dove sei, dove ti sei mai persa ?
“E’ a questo che penso se qualcuno
mi parla di rivoluzione”
dico alla vetrina ritornata deserta.