mercoledì 21 aprile 2010

Un po' di rassegna stampa sulla 'prima' a Roma


Da "Il Tempo"

di Tiberia de Matteis
La maledizione del viso d'angelo
In un mondo che premia i furbi e gli arroganti, Giulio Scarpati è un'eccezione perché il suo viso d'angelo gli ha portato decisamente fortuna. Non poteva mancare «Troppo buono» monologo teatrale in scena al Piccolo Eliseo fino al 2 maggio, scritto con sua moglie Nora Venturini e con Marco Presta, in cui l'attore, impegnato nelle riprese della prossima fiction di Raiuno «Cugino e cugino» con Nino Frassica, si racconta e medita sui valori etici.
Si considera una persona veramente buona?
Credo di esserlo e di offrire questa immagine, ma dato che tanta gente si riconosce nel gioco scenico sull'idea della bontà che propongo, bisogna pensare che siamo la maggioranza o che gli spettatori teatrali siano particolarmente perbene. Passo dal bambino innocente all'adolescente con minori chance di conquistare le ragazze fino all'attore buono che mi mette a nudo in prima persona, combattuto fra impegno e scelte commerciali.
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di Vito Miraglia
ROMA - Bambi, Cenerentola e Winnie Pooh. Ma anche il Mahatma Gandhi e JFK. Giulio Scarpati è in ottima compagnia quando entra in scena e confessa alla platea la sua colpa: essere buono. “Troppo buono”, uno spettacolo scritto da Nora Venturini e Marco Presta (quello del Ruggito del coniglio di Radio 2), è uno sfogo dell’attore di “Un Medico in famiglia” sulla bontà e sulle difficoltà di essere onesti, di buon senso, ieri e oggi, in questo Paese di furbi. ...
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