martedì 23 marzo 2010

Articolo-intervista da 'La Gazzetta di Modena'


Scarpati: un viaggio nel passato tra Petrarca e Giorgio Gaber
MODENA. Da stasera a giovedì, Giulio Scarpati protagonista sul palco del Michelangelo con “Troppo buono”. L’attore romano, si misura con un nuovo personaggio: se stesso. Una performance del tutto inedita per Scarpati, ideata con la moglie Nora Venturini e l’amico Marco Presta. Un viaggio nel passato di un giovane Giulio, tra ricordi, canzoni, poesie e personaggi della storia e della letteratura. Per togliersi definitivamente l’etichetta di buono.
Giulio, come è nato questo spettacolo?
«Tutto è cominciato per gioco, quando un amico mi ha detto: “ Secondo me sei troppo buono”. Non era la prima volta che qualcuno me lo diceva. Ne ho parlato con mia moglie Nora, che mi conosce molto bene e sa che in realtà sono un po’ cattivo. Abbiamo pensato che potevamo realizzare uno spettacolo in cui poter togliere finalmente la maschera. Lo abbiamo arricchito grazie all’aiuto di Marco Presta, campione di ironia».
Che cosa significa per lei “essere buono”?
«Credo che esistano due tipi di bontà: una rappresentata, cioè costruita e, quindi, detestabile, e che io spiegherò al pubblico leggendo un frammento del libro “Cuore”; un’altra, invece, che fa rima con genuinità e che appartiene a coloro che si preoccupano esclusivamente del prossimo ma che porta anche a soffrire di più.
L'intervista continua questo link:

1 commento:

Alda ha detto...

Bello…veramente molto bello e bravo…bravissimo Giulio!!! Ho rivisto lo spettacolo ieri sera dopo alcuni mesi e mi è piaciuto ancora di più, sempre molto accattivante e coinvolgente, simpatico …
Mi è dispiaciuto molto per il triste finale… proprio per questo faccio i complimenti a tutti per la riuscita della serata e auguri per la prossima parte della tourneè che avrà come sempre un grandissimo successo!!!